20.05.09 - Breve sintesi dell'’assemblea nazionale della Rete 28 Aprile
L’assemblea nazionale della Rete28Aprile, tenutasi a Milano il 15 di maggio, ha visto la presenza di 800 partecipanti tra delegate e delegati, sindacalisti e forze politiche. (...)
L’assemblea nazionale della Rete28Aprile, tenutasi a Milano il 15 di maggio, ha visto la presenza di 800 partecipanti tra delegate e delegati, sindacalisti e forze politiche. (...)
15.05.09 - Sintesi della relazione di Giorgio Cremaschi all’Assemblea del 15 maggio della Rete28Aprile
Antagonisti per non essere complici - di Giorgio Cremaschi (...)
Antagonisti per non essere complici - di Giorgio Cremaschi (...)
Siamo di fronte a una gestione complessiva della crisi che assume sempre di più le caratteristiche di una brutale operazione di classe nella quale i ricchi diventano più ricchi, i lavoratori e i poveri più poveri e l o spazio in mezzo è solo coperto dalla carità sociale. Abbiamo sentito per alcuni mesi i pianti sull’eccesso di guadagno del capitalismo, le dichiarazione che affermavano “mai più come prima” e così via. E’ vero esattamente il contrario, l’economia punta a ripartire con lo stesso modello di prima più selvaggio e ingiusto di prima.
18.05.09 - Giorgio Cremaschi - I salari sprofondano, cancelliamo l’accordo del 22 gennaio
Giorgio Cremaschi - I salari sprofondano, cancelliamo l’accordo del 22 gennaio “Allora i salari italiani sono al 23esimo posto in Ocse, e tra gli ultimi in Europa. Che novità! Eppure è in prima pagina sui principali quotidiani. La realtà è molto semplice, il sistema italiano si è abituato a vivere con i bassi salari e con le alte tasse sui redditi fissi. Se si vuole cambiare davvero bisogna partire da qui. Il ministro Sacconi ha detto che bisogna superare il problema distribuendo azioni ai dipendenti. Perché allora non distribuiamo anche i derivati e le azioni speculative? Sono tutti modi di parlare d’altro.” (...)
Giorgio Cremaschi - I salari sprofondano, cancelliamo l’accordo del 22 gennaio “Allora i salari italiani sono al 23esimo posto in Ocse, e tra gli ultimi in Europa. Che novità! Eppure è in prima pagina sui principali quotidiani. La realtà è molto semplice, il sistema italiano si è abituato a vivere con i bassi salari e con le alte tasse sui redditi fissi. Se si vuole cambiare davvero bisogna partire da qui. Il ministro Sacconi ha detto che bisogna superare il problema distribuendo azioni ai dipendenti. Perché allora non distribuiamo anche i derivati e le azioni speculative? Sono tutti modi di parlare d’altro.” (...)
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