Molto chiaro come sempre, Giorgio Cremaschi, Venerdì sera alla camera del lavoro di Brescia, in una assemblea pubblica partecipata, organizzata dalla rete 28 Aprile di Brescia.
Ecco alcuni punti dell’apertura di Giorgio che potrete ascoltare in YouTube, grazie al compagno Werner, nei link a fianco: Giorgio Cremaschi intervento assemblea Rete28aprile di Brescia 1 di 5
Ecco alcuni punti dell’apertura di Giorgio che potrete ascoltare in YouTube, grazie al compagno Werner, nei link a fianco: Giorgio Cremaschi intervento assemblea Rete28aprile di Brescia 1 di 5
Giorgio Cremaschi intervento assemblea Rete28aprile di Brescia 5 di 5
Le borse sono ripartite a guadagnare, le banche con gli aiuti che hanno e dovranno avere, hanno risistemato il loro assetto, sembra finita la crisi.
Intanto le aziende licenziano, la cassa integrazione dilaga, un massacro sociale senza precedenti.
E’ ripartito il guadagno speculativo, lo stesso meccanismo che ci ha portato alla crisi, ma più feroce di prima.
La crisi è diventata un’occasione per i padroni per far passare tutto, un’offensiva sui diritti del lavoro senza precedenti, padroni e governo, vanno rapidamente alla costruzione di un regime politico economico.
Abbiamo scoperto, a nostre spese, che con la globalizzazione si cancellano i diritti e ora con il federalismo (con quasi tutte le forze politica d’accordo) facciamo le gabbie salariali, peggiorando le cose in casa nostra.
Della regressione , la colpa è da attribuire ai dirigenti, sia di quelli della sinistra, sia sindacali, che non hanno trovato le ragioni di mobilitare le persone, nonostante siamo entrati nella crisi con i salari più bassi d’Europa, mentre i ricchi sono sempre più ricchi.
Cosa farà la CGIL in questo quadro?
Serve subito una piattaforma sociale per affrontare la crisi: riduzione dell’orario di lavoro, un reddito sociale diffuso, un’intervento pubblico, e una grande lotta alla ricchezza.
La Rete 28 aprile, già in occasione dell’assemblea nazionale di venerdì 15 maggio a Milano, presenterà un documento alternativo, speriamo non da soli (Rinaldini fiom, Podda, FP e Nicolosi di lavoro e società, dove naturalmente si potrà mediare nei contenuti, non certamente sulle modalità nel congresso.
Sono poi intervenuti: Dario Filippini della filcem, Zubbani dello SPI, Beppe Corioni della Fiom, Vanni Botticini di Rifondazione Comunista, Baratto Leonardo della Filcem, Bertocchi Fiorenzo di Rifondazione Comunista, Werner studente, Sonia Tosoni della Filcem e Donatella Alberti della filcams.
Le borse sono ripartite a guadagnare, le banche con gli aiuti che hanno e dovranno avere, hanno risistemato il loro assetto, sembra finita la crisi.
Intanto le aziende licenziano, la cassa integrazione dilaga, un massacro sociale senza precedenti.
E’ ripartito il guadagno speculativo, lo stesso meccanismo che ci ha portato alla crisi, ma più feroce di prima.
La crisi è diventata un’occasione per i padroni per far passare tutto, un’offensiva sui diritti del lavoro senza precedenti, padroni e governo, vanno rapidamente alla costruzione di un regime politico economico.
Abbiamo scoperto, a nostre spese, che con la globalizzazione si cancellano i diritti e ora con il federalismo (con quasi tutte le forze politica d’accordo) facciamo le gabbie salariali, peggiorando le cose in casa nostra.
Della regressione , la colpa è da attribuire ai dirigenti, sia di quelli della sinistra, sia sindacali, che non hanno trovato le ragioni di mobilitare le persone, nonostante siamo entrati nella crisi con i salari più bassi d’Europa, mentre i ricchi sono sempre più ricchi.
Cosa farà la CGIL in questo quadro?
Serve subito una piattaforma sociale per affrontare la crisi: riduzione dell’orario di lavoro, un reddito sociale diffuso, un’intervento pubblico, e una grande lotta alla ricchezza.
La Rete 28 aprile, già in occasione dell’assemblea nazionale di venerdì 15 maggio a Milano, presenterà un documento alternativo, speriamo non da soli (Rinaldini fiom, Podda, FP e Nicolosi di lavoro e società, dove naturalmente si potrà mediare nei contenuti, non certamente sulle modalità nel congresso.
Sono poi intervenuti: Dario Filippini della filcem, Zubbani dello SPI, Beppe Corioni della Fiom, Vanni Botticini di Rifondazione Comunista, Baratto Leonardo della Filcem, Bertocchi Fiorenzo di Rifondazione Comunista, Werner studente, Sonia Tosoni della Filcem e Donatella Alberti della filcams.
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