giovedì 28 maggio 2009

Alza la testa, ripartiamo insieme!

Martedì 26 maggio, presso il teatro Rizzini di Cazzago, i compagni di Rifondazione Comunista di Cazzago S. Martino hanno tenuto un’assemblea pubblica, dove sono intervenuti: il padrone di casa, Roberto Betinzoli, candidato alla provincia nonché consigliere comunale di Cazzago, Vanni Botticini, candidato presidente alla provincia e Giovanni Pagliarini resp. lavoro dei comunisti italiani e candidato alle Europee.
Roberto Bettinzoli, operaio siderurgico, da sempre impegnato nei luoghi di lavoro, dal 2007 consigliere comunale di Cazzago in rappresentanza dei NO global/PRC e Comunisti italiani.
Da sempre dentro le battaglie sulle cave e sulle discariche per la difesa del territorio, rileva da subito, difficoltà dentro la coalizione di centro sinistra del paese per portare avanti con coerenza le sue posizioni.
Ha accettato la candidatura alle provinciali, perché vede un rilancio del nostro partito, con una vera convinzione anticapitalista.
Vanni Botticini, consigliere provinciale, “operaio” candidato come presidente della provincia, esalta il lavoro di Roberto nel territorio, questo tipo di segnalazioni, hanno permesso, che alla provincia venga realizzato un buon piano sulle cave e discariche, votato a unanimità.
A Brescia la povertà è in aumento, questo si misura dai molti pasti caldi e pacchi famiglia, che vengono distribuiti dalle associazioni di Brescia.
Prima potevano riguardare di più, a stranieri e qualche pensionato, ora ci sono anche famiglie sempre più deboli, che non arrivano alla fine del mese, oltre a essere sempre più indebitate.
Come presidente della provincia, Vanni si dice disponibile, anche a ipotecare, qualche “palazzo della provincia” pur di affrontare economicamente quest’urgenza per molte famiglie Bresciane.
Poi bisogna far sì, che le banche aiutino le piccole aziende, perché non licenzino i lavoratori, in televisione si sta facendo una campagna di bugie da parte del governo, le banche aiutano le grandi imprese, ma non stanno dando nulla alle piccole.
Poi ha parlato dello spreco di denaro che in questi anni in provincia (tutto denunciato) si poteva evitare, tra molteplici inaugurazioni, il fondo continuo all’aeroporto di Montichiari, insistendo su un progetto fallimentare per il trasporto passeggeri che non funziona, mentre potrebbe essere rilanciato come trasporto merci per le nostre aziende bresciane.
Pagliarini mette in evidenza come la questione sociale non regga più.
Mentre in Europa i governi diano delle soluzioni economiche alla crisi, vincolando le imprese a non licenziare e de localizzare il lavoro, il nostro governo sta cavalcando questa crisi, per togliere diritti abbassare il welfare, spostare il paese a DX.
In questi anni il potere di acquisto degli italiani e sceso da portarci ultimi in Europa, ora complici alcuni sindacati confederali, ci vogliono togliere il contratto nazionale e diritti sindacali, la precarietà e la frammentazione delle fabbriche, portano a una situazione insostenibile, portando i lavoratori a una guerra fra poveri, uno scaricarsi sui più deboli.( ora sono gli immigrati)
Noi dobbiamo chiedere di rimettere al centro della discussione il lavoro e diritti, con un contesto che caratterizzi un intervento pubblico, perché in un sistema capitalista non c’è posto per i diritti.(e ormai stiamo privatizzando tutto)
Bisogna non aver paura di riparlare di tasse, con il principio che chi a ha di più paghi di più, tassando anche le rendite.
Combattere l’evasione fiscale e non investire in armi da guerra, (come i miliardi di euro appena usati per comprare gli ultimi aerei da combattimento).
Poi ci sono stati diversi interventi interessati dal pubblico, ma dalla serata arriva un clima positivo, da tutti il messaggio, che finalmente questa lista comunista anticapitalista e la strada giusta per un rilancio della sinistra in Italia, facendo tesoro degli errori commessi in questi anni.
Dai mercati, dalle piazze, che abbiamo presidi fatti in questi giorni con i nostri gazebo e banchetti, dalle persone arriva un messaggio positivo, finalmente in mezzo alla gente come deve essere un partito del popolo, dei lavoratori.

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