Lunedì 16 marzo, prima uscita del nuovo corso della Federazione di Rifondazione Comunista di Brescia, con una riuscita assemblea sul tema Scuola.
Oltre a Ugo Boghetta della Federazione, sono intervenuti Santo Gafurini della CGIL/scuola di Brescia e la resp. Nazionale scuola del PRC nazionale Giovanna Capelli.
Dopo aver messo in risalto che il movimento della scuola è stato il primo settore a dare la scossa, a tutte le proteste di piazza su tutte le riforme che questo governo di dx, ha imposto in questo periodo.
Scuola di classe, corsi professionali regionali, che abbassano il livello culturale dei nostri ragazzi (governatore della Lombardia Formigoni ed il ministro della Pubblica Istruzione Gelmini hanno firmato un accordo che chiude anche un contenzioso sulla competenza di reciproche di Stato e Regioni riguardo alla Istruzione Professionale).
Rifondazione comunista ha espresso il pieno appoggio allo sciopero indetto dalla Cgil nella scuola e nei settori della ricerca, peraltro uscito molto bene in più di cento piazze d’Italia.
Gaffurini, spiega lo smantellamento progressivo di una scuola pubblica di qualità attuato attraverso le nuove normative della Gelmini ed i Tagli dei finanziamenti è un attacco alla Costituzione ed al ruolo cardine di collante e di progresso che la scuola dovrebbe attuare. Politiche che comportano a Brescia il taglio di 700 insegnati. Tanto più oggi in cui ci troviamo in una crisi mai vista e dalla quale il governo sembra voler uscire con salari più bassi a cui corrisponde una scuola più ignorante.
La Capelli ha presentato una pubblicazione “Idee per la (r)esistenza delle scuole della Repubblica” una raccolta di spunti, suggerimenti e strumenti una prima cassetta degli attrezzi a disposizione di tutte e di tutti per fronteggiare il gravissimo attacco che sta subendo la Scuola della Repubblica.
il risultato del primo incontro con la cittadinanza ( molti gli interventi nella serata) è stato incoraggiante. Si tratta ora di continuare su questa strada, perché Rifondazione Comunista dia il suo contributo con continuità ad un percorso comune, nel quale la nostra proposta ritrovi visibilità sociale ed efficacia operativa.
Oltre a Ugo Boghetta della Federazione, sono intervenuti Santo Gafurini della CGIL/scuola di Brescia e la resp. Nazionale scuola del PRC nazionale Giovanna Capelli.
Dopo aver messo in risalto che il movimento della scuola è stato il primo settore a dare la scossa, a tutte le proteste di piazza su tutte le riforme che questo governo di dx, ha imposto in questo periodo.
Scuola di classe, corsi professionali regionali, che abbassano il livello culturale dei nostri ragazzi (governatore della Lombardia Formigoni ed il ministro della Pubblica Istruzione Gelmini hanno firmato un accordo che chiude anche un contenzioso sulla competenza di reciproche di Stato e Regioni riguardo alla Istruzione Professionale).
Rifondazione comunista ha espresso il pieno appoggio allo sciopero indetto dalla Cgil nella scuola e nei settori della ricerca, peraltro uscito molto bene in più di cento piazze d’Italia.
Gaffurini, spiega lo smantellamento progressivo di una scuola pubblica di qualità attuato attraverso le nuove normative della Gelmini ed i Tagli dei finanziamenti è un attacco alla Costituzione ed al ruolo cardine di collante e di progresso che la scuola dovrebbe attuare. Politiche che comportano a Brescia il taglio di 700 insegnati. Tanto più oggi in cui ci troviamo in una crisi mai vista e dalla quale il governo sembra voler uscire con salari più bassi a cui corrisponde una scuola più ignorante.
La Capelli ha presentato una pubblicazione “Idee per la (r)esistenza delle scuole della Repubblica” una raccolta di spunti, suggerimenti e strumenti una prima cassetta degli attrezzi a disposizione di tutte e di tutti per fronteggiare il gravissimo attacco che sta subendo la Scuola della Repubblica.
il risultato del primo incontro con la cittadinanza ( molti gli interventi nella serata) è stato incoraggiante. Si tratta ora di continuare su questa strada, perché Rifondazione Comunista dia il suo contributo con continuità ad un percorso comune, nel quale la nostra proposta ritrovi visibilità sociale ed efficacia operativa.
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