giovedì 15 gennaio 2009

Palestina ieri, oggi….domani

Bravi ragazzi!
Devo essere riconoscente ai giovani comunisti del circolo di Brescia e a Iyas Ashkar, palestinese che da 8 anni studia medicina in Italia, per un momento, veramente interessante, dove ci ha raccontato, emozionandoci, la vita di chi ha vissuto da sempre nella Palestina occupata.
La serata, presentata dal compagno Marco Maffeis, dove a nome dei giovani comunisti (ma anche da tutti noi) chiede la cessazione dell’aggressione e del massacro da parte di Israele verso il popolo Palestinese, l’applicazione delle sanzioni dell’ONU per l'aggresione verso uno stato confinante e il riconoscimento allo stato Palestinese dei territori strappati nel 68 con la forza.
Iyas fa una cronostoria, dalla nascita dei Sionisti israeliani, fondati dall’austriaco Theodor Herzl nel 1894 in svizzera, la scelta della Palestina per insediare il popolo ebreo, che fu favorita dagli inglesi occupanti, nel periodo della prima guerra mondiale.
Inglesi che in quella scelta rappresentavano il mondo occidentale, per mettere un controllo in oriente, facendo così fallire, la nascita di un grande stato Arabo.
L’immigrazione degli ebrei in Palestina nei anni 20, la nascita dello stato d’israele nel 48, dall’abbandono dei territori da parte degli inglesi, tagliando così lo stato in due, con il popolo palestinese, non riconosciuto dal mondo arabo, e dichiarando di fatto una continua situazione di guerra, fino all'epilogo dei sei giorni nel 67 nella striscia di Gaza, nel Sinai, da arrivare fino al Canale di Suez.
Nasce Al-Fatah (facente parte dell’OLP) di Yasser Arafat, partito combattente, considerato terrorista , poi diventato la più popolare controparte politica, dal ritorno di Arafat nei territori.
Dagli accordi di Oslo del 93 a oggi, che prevedevano i ritiri degli insediamenti, mai avenuti dagli israeliani e dimenticati in qualche cassetto dei polici internazionali.
Dalla morte del leeder Yasser Arafat, i territori vengono governati da AL-FATh con Abū Māzin presidente, a fronte delle sempre più ricorrenti accuse di corruzione di cui sono stati negli ultimi anni oggetto i vertici dell'OLP e conseguentemente, la stessa al-Fath, questo ha portato nel 2006 Hamās a una clamorosa affermazione nel corso delle elezioni politiche palestinesi.
Iyas spiega che molti si aspettavano che il nuovo esecutivo di Hamas non governasse bene a causa il suo estremismo islamico, cadendo dopo pochi mesi , invece il blocco degli aiuti economici da parte dell’europa e del mondo occidentale, l'inasprimento verso i lavoratori palestinsesi da Israele, con la cigliegina della costruzione del muro della vergogna, non hanno fatto che rinforzare Hamas da parte del popolo palestinese.
Questo molto in sintesi.

Un milione e mezzo di abitanti che vivono nella miseria, con sopprusi che vecchi, donne e bambini subiscono quotidianamente nei territori, dove manca l'acqua, i medicinali, scuole e servizi oltre naturalmente al lavoro, che si trova solo nello stato d' Israele, venendo sfruttati e continuamente ricattati.
I famigerati razzi, unico strumento per attirare l’attenzione del mondo, per il non rispetto degli accordi e il continuo espandersi degli insediamenti ebraici nel territorio palestinese e che in due anni avrebbero fatto 1200 feriti, di cui la ferita più grande è LO SPAVENTO, causando 1 morto, sono stati la scusante per sferrare l’attacco decisivo per cancellare il popolo palestinese,( questo giustifica l’accanimento verso i civili, i bambini).
Ad una domanda, di come viene considerato un medico in palestina, mi ha colpito la risposta di Iyas: un dio, perchè la situazione sanitaria è talmente tragica che i medici vengono venerati.
Ora Iyas chiede: lo stato d’Israele lo ha costruito l’Europa, perché ora la stessa Europa non interviene per fermare il massacro? Perché deve pagare così pesantemente il popolo palestinese?
Di circa 1100 morti palestinesi, almeno 670 sono civili, di cui per la metà bambini…..un genocidio.
Dei vari interventi, sottolineo quello di Daniela (giovani comunisti BS), che mette in evidenza, l’attacco pianificato/programmato da parte di Israele, che prevede il genocidio dei bambini, per non far crescere il popolo palestinese.
Luis, della commissione internazionale di Rifondazione Comunista nazionale, denuncia l’atteggiamento della Comunità europea, del governo italiano, che non ha fatto e non fa nulla verso ques
to atto di aggressione dello stato israeliano verso lo stato palestinese e delle continue violazione dei diritti internazionali, con l’impunità di Israele di queste violazioni.
Una interessante serata, spero di essere stato all'altezza di raccontarla, e di aver fatto una buona sintesi.



Se non vogliamo essere complici della guerra, dobbiamo fare l’impossibile per fermarla e impegnarci a costruire la pace, per questo vi invito a partecipare alle manifestazioni che si tengono sabato 17 a Roma e ad Assisi.
Il tavolo della Pace della Franciacorta organizza diversi appuntamenti per la pace in medio oriente, vedi locandina a fianco.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

una cosa vergonosa sono stati anche importante interventi de un membro della comunita islamica e altre interventi poco importante no se va de certe iniziative de propaganda politica e una vergona

leonardo BARATTO ha detto...

Non capisco il commento...
Iyas Maffeis è uno studente in medicina, e si è proclamato non credente, quindi niente strumentalizzazioni islamiche, mentre sulla propaganda politica.....guardiamo le foto dei bambini morti e dopo riflettiamo bene!!!!
leonardo

Anonimo ha detto...

Se ho frainteso il commento, mi spiace.
leonardo

Anonimo ha detto...

ciao
sono il ragazzo dei giovani comunisti che ha introdotto l'incontro.. bello l'articolo che hai scritto, solo un'annotazione, il ragazzo palestinese si chiama Iyas Ashkar.
Maffeis è il mio cognome :)
ciao
marco

Anonimo ha detto...

e vero, scusate fess....Leo

Anonimo ha detto...

Ciao Leonardo! Scopro solo ora questo blog!!!
E' molto bello!
Grazie del post.
=)
Ciao
Daniela