sabato 31 gennaio 2009

La Lega...Razzista...con una manovra estorsiva vuol togliere il bonus bebè a tutti per mettere italiani contro stranieri....

dal sito della CGIL di Brescia:
Bonus bebè, Cgil: "Sulle agevolazioni sociali non si possono fare differenze"
Accolto il ricorso della Camera del lavoro contro il bonus bebè del Comune di Brescia.
"il nostro - si legge in una nota della Cgil bresciana - non è l'egualitarismo ideologico che ci viene addebitato, è fastidio verso i torti imposti agli ultimi".
In allegato il comunicato
Dopo la sentenza del tribunale del Lavoro:
Paroli revoca il bonus bebè, ma è illegittimo
La maggioranza che governa la Loggia, dopo la bocciatura del tribunale del Lavoro dei giorni scorsi, ritira il bonus bebè, minaccia ritorsioni sulle politiche di welfare locale, attacca la Cgil (rea di aver sostenuto il ricorso presentato da quattro migranti) e si lascia andare ad affermazioni e commenti un po' fuori dalle righe.
"Sentenza politica", "Ora la cittadinanza italianaa diventa un discrimine", "I tessserati della Cgil abbandonino un sindacato che difende solo gli extracomunitari".
Clicca qui per leggere il resoconto di Bresciaoggi
pagina uno
pagina due
Oggi la conferenza stampa della Cgil bresciana, una ragione in più per partecipare alla manifestazione dell'8 febbraio al Palabrescia.
Per la CISL, i diritti devono diventare solidarietà, l'importante non scontrarsi con chi comanda, come semre dal resto!!
La Cisl: vittoria per tutti ma la nostra via è un'altra.
La sentenza - al di là di chi l'ha promossa - è senza dubbio una svolta positiva per la Leonessa, perché ha posto fine a un'ingiustizia, riconoscendo giustamente un diritto alle persone a cui era stato negato dal Comune.
Ma purtroppo il provvedimento riapre anche uno scontro - quello tra cittadini italiani e stranieri - che forse andava affrontato su altri tavoli.
È per questo che la Cisl ha voluto scegliere una strada alternativa, quella del “donum bebé”.
Non è nelle aule dei tribunali, secondo noi, che si apre un confronto politico costruttivo. L'intento con cui abbiamo deciso di prendere parte al progetto del donum è quello di dare a chi è stato escluso ciò che legittimamente gli spetta, ma attraverso un modo diverso di approcciarsi ai problemi che passa soprattutto attraverso gli slanci di solidarietà di cui la nostra provincia è ricca.
È questo il commento del segretario provinciale della Cisl Renato Zaltieri alla sentenza di martedì sul bonus bebè. dal BresciaOggi

1 commento:

Anonimo ha detto...

CONTRO L’APARTHEID LEGHISTA A BRESCIA

La Rete 28 Aprile di Brescia respinge la vergognosa campagna xenofoba e antisindacale lanciata dalla Giunta Comunale di Brescia e dalla Lega Nord.
La CGIL di Brescia ha giustamente fatto ricorso alla magistratura contro la delibera della giunta che escludeva dal "bonus bebè" i figli dei lavoratori migranti regolari. La Magistratura, ha annullato la delibera della Giunta perché in evidente violazione del principio di eguaglianza. La reazione vergognosa del Comune di Brescia è stata quella di annullare tutti i provvedimenti e di sospendere l'attuazione del "bonus bebè" per tutti, nativi e migranti. La Giunta comunale così vuole alimentare la guerra tra poveri, dichiarando che gli italiani non potranno avere i contributi previsti dalla legge perché la CGIL e la Magistratura vogliono estenderli anche ai migranti. A sua volta la Lega Nord ha lanciato una campagna affinché gli “italiani” disdettino la loro iscrizione alla CGIL di Brescia, che difenderebbe solo i migranti. Sono queste aberrazioni xenofobe che servono a coprire l'inefficienza e l'incapacità nel garantire a tutti coloro che ne hanno diritto la parità di trattamento. Con questa logica è evidente che i lavoratori migranti regolari non dovrebbero avere lo stesso contratto e gli stessi diritti sociali dei nativi. Con questa logica in realtà si giustificano proprio quelle discriminazioni sui diritti che ovunque. alimentano le guerre tra i poveri e che, ad esempio, vedono oggi scendere in sciopero operai inglesi contro migranti italiani accusati di accettare lavoro a condizioni sindacali e sociali più basse.
L'impotenza e l'incapacità ad affrontare la crisi economica, si traducono nella Giunta Comunale e nella Lega Nord di Brescia nel più stupido ricorso alla xenofobia.
La Rete 28Aprile di Brescia ritiene giunto il momento di reagire con tutte le forze all'aggressione al principio costituzionale dell'uguaglianza dei diritti. Comune di Brescia e la Lega Nord sono avversari delle norme più elementari di civiltà e anche degli interessi concreti del mondo del lavoro, che possono essere affermati solo se valgono per tutte e tutti.
RETE 28APRILE CGIL BRESCIA
Brescia, 31 gennaio 2009