domenica 27 novembre 2016

BRESCIA - Un fisco di classe. Da cambiare

L'INCONTRO IN CAMERA DI COMMERCIO PROMOSSO DA CGIL, CISL E UIL SU REDDITI E DISUGUAGLIANZA
Un fisco di classe. Da cambiare


  

22 novembre 2016 - Evasione fiscale e disuguaglianza: sono i due temi, strettamente connessi, attorno a cui si è sviluppata questa mattina, martedì 22 novembre la riflessione in Camera di Commercio (qui la galleria fotografica).
Un confronto a più voci, moderato da Thomas Bendinelli, promosso da Cgil, Cisl e Uil, al quale hanno contribuito interventi dalle istituzioni, dal giornalismo e dalla Guardia di Finanza per discutere di un fenomeno che, ha sostenuto Mario Bailo intervenendo a nome delle tre organizzazioni sindacali, “è economicamente e moralmente inaccettabile, in particolare in un contesto di crisi”.

Al centro la ricerca Analisi dei redditi Irpef dichiarati dai bresciani nel 2015. Evidenze, indizi e suggestioni sull'evasione fiscale commissionata dai sindacati confederali e realizzata da Elio Montanari.
Uno studio articolato e complesso, fondato su dati numerici dal quale emerge una “rilevante presenza di evasione fiscale nel Bresciano”. “Non si tratta, ovviamente, di affermare – sostiene Montanari - che Brescia è la capitale dell'evasione fiscale, ma, molto più pragmaticamente, di considerare che, quanto meno, l'evasione fiscale è presente nella Provincia di Brescia, tanto quanto nel resto del paese”, diversamente da quanto alcune fonti sembrerebbero affermare. A colpire è l'evidente asimmetria tra redditi e consumi.

“I numeri sono chiari e incontestabili: solo 35 mila contribuenti con un reddito complessivo lordo che supera 55.000 euro e, di questi, solo 6 mila dichiarano più di 120 mila euro complessivi lordi”. A fronte di questi dati è, ad esempio, evidentemente sproporzionato il numero di auto di lusso circolanti (quasi 20 mila), situazioni analoghe si hanno per le abitazioni di pregio o per viaggi di lunga percorrenza.
La presenza di significativa evasione nel Bresciano è confermata dalla Guardia di Finanza che ha collaborato alla ricerca fornendo dati e in rappresentanza della quale è intervenuto il comandante provinciale Giuseppe Arbore: “ Siamo riusciti a mettere in atto azioni di contrasto. I fenomeni più diffusi riguardano le fatture false, presenti soprattutto nei settori trainanti, come la trasformazione del ferro e l'edilizia e i trasferimenti finanziari illeciti. Assistiamo a un coinvolgimento costante dei professionisti”.

Molti, in proposito, gli interrogativi problematizzanti posti da Federico Fubini, firma di punta del Corriere della Sera relativamente alle misure da attuare, alla fattibilità della costruzione di meccanismi di controllo efficace, alla certezza di dover guardare al fenomeno evasione con uno sguardo capace di cogliere la complessità del sistema economico, non solo a livello nazionale.
“Si deve agire, a partire da Brescia dove – ha affermato Paolo Panteghini, assessore al Bilancio del Comune –  dobbiamo segnalare contribuenti che presentano situazioni anomale. È in atto uno sforzo congiunto con l'Agenzia delle Enrate. Ci sono difficoltà da affrontare, ma rispetto al passato si vedono segnali positivi.”

Temi che sono a pieno titolo dentro la materia sindacale, anche in considerazione del fatto che oltre l'80 % delle tasse è versato da lavoratori dipendenti e pensionati: su questo aspetto concordano pienamente Riccardo Sanna (Cgil nazionale), Osvaldo Domaneschi (Cisl Lombardia) e Domenico Proietti (Uil nazionale).
Tra le proposte da parte sindacale: maggiore attenzione alla tracciabilità, limitazione del contante, rendere conveniente per il contribuente richiedere le ricevute, un grande lavoro culturale che parta dalle scuole.
“La Costituzione aveva immaginato un governo dell'economia. Oggi – ha affermato Riccardo Sanna, che segue l'area Politiche di sviluppo per la Cgil -  siamo al punto in cui il presidente di Google afferma che è orgoglioso di non pagare le tasse sfruttando le leggi in vigore e che, evitare di pagarle, fa parte del capitalismo. È chiaro che si ripresenta il conflitto tra capitale e lavoro e che la questione fiscale è da porre al centro di nuove politiche”.

http://www.cdlbrescia.it

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