martedì 1 maggio 2012

1° Maggio, una festa per il lavoro che non c'è. In piazza Loggia il corteo dei sindacati



“Lavoro e crescita per uscire dalla crisi” è lo slogan del Primo Maggio 2012, a Brescia la manifestazione promossa da Cgil Cisl Uil è partita alle 9.30 da piazza Garibaldi per raggiungere Piazza Loggia sfilando nelle vie del centro.
All’arrivo in Piazza il corteo ha sostato davanti alla stele che ricorda le vittime della strage del 1974, un omaggio doveroso, a distanza di pochi giorni dalla recente sentenza di assoluzione per gli imputati che ancora una volta ha detto dell'incapacità dello Stato di ottenere una verità anche giudiziaria sulla strage di Brescia. 
Non per questo Brescia dimentica, il mondo del lavoro in particolare, ricordando che quella tragica mattina di 38 anni fa il terrorismo prese si mira proprio una manifestazione sindacale.
A prendere per primi la parola dal palco del Primo Maggio sono due lavoratori: Giovanbattista Cò dell’Alfa Acciai e Katia Fratus ex dipendente di un’azienda tessile bresciana: danno voce alle difficoltà che migliaia di lavoratrici e lavoratori bresciani si trovano a vivere, tra l’incertezza del presente e le speranze per il futuro. 
La crisi economica globale in corso da oramai quattro anni sta avendo effetti particolarmente pesanti anche su Brescia. Migliaia di posti di lavoro sono stati bruciati e anche in una provincia come la nostra - comunque una delle più ricche del Paese - i dati sulla cassa integrazione, le liste di mobilità, la precarietà sempre più diffusa raccontano di una situazione molto difficile per decine di migliaia di famiglie.
“Rimettere al centro il lavoro, la crescita e la necessità di mantenere le conquiste del mondo del lavoro – la festa del Primo Maggio proprio questo ricorda – è il primo passo necessario da compiere per ricominciare a guardare con ottimismo al futuro del Nostro Paese e delle nuove generazioni”chiude la segretaria generale nazionale dello Spi-Cgil Carla Cantone.


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