Dopo il blitz della maggioranza in commissione Bilancio, l'odissea della legge finanziaria per il 2010 sembra essere conclusa. Il «maxiemendamento» presentato dal relatore è stato approvato, e con esso i 250 commi che modificano il vecchio testo uscito dal Senato.
La manovra, che muoverà 8,9 miliardi, ha effettivamente poche pretese.
Molti i «microinterventi» inseriti in extremis (che se sommati raggiungerebbero comunque la ragguardevole cifra di 
400 milioni di euro), mentre è molto alta la quota di interventi coperti dallo «scudo fiscale»: praticamente la metà. Prevista anche l'ennesima svendita dei beni demanilai, in puro stile «tremontiano». Sono stati definitivamente abbandonati il taglio dell'Irap e la riduzione Irpef per le famiglie, come disposto dal Senato, mentre le agevolazioni fiscali per le banche che aderiscono alla moratoria per il credito alle piccole imprese e gli incentivi all'acquisto di automobili e pc, dovranno attendere eventualmente un decreto legge a gennaio.Il gettito dello «scudo fiscale» - ovvero la tassa una tantum del 5% che viene fatta pagare a chi fa rientrare capitali dall'estero in cambio della totale «assoluzione» tributaria - è stato dunque stimato in 3,7 miliardi di euro. Questi andranno a finanziare, fra le altre cose, il rifinanziamento delle «missioni internazionali di pace» all'estero (750 milioni); la proroga alla devoluzione del 5 per mille (400 milioni); sovvenzioni al settore dell'autotrasporto (400 milioni); un fondo per l'università (400 milioni); 130 milioni per finanziare le scuole private, e 100 milioni ciascuno a libri di testo, fondo di solidarietà per l'agricoltura e popolazioni vittime di calamità naturali.Sul piano del lavoro e degli ammortizzatori sociali, è prevista in finanziaria la proroga degli ammortizzatori sociali «in deroga», subordinatamente però alla realizzazione di programmi definiti con specifici accordi sottoscritti dal governo. Prorogati inoltre l'indennità di mobilità cigs, la mobilità e altre tipologie di ammortizzatori. Saranno inoltre semplificati i requisiti per accedere all'indennità di disoccupazione. Per i lavoratori a progetto è stato aumentato (portandolo dal 10 al 20% del reddito conseguito nel corso dell'anno precedente) il pagamento una tantum come «tutela del reddito». Alle agenzie di lavoro interinale andranno dei bonus, ma solo nel caso in cui il lavoratore sia assunto con un contratto di lavoro dipendente. Per gli over-50 rimasti disoccupati, sono previste delle blande misure di incentivo per accompagnarli alla pensione. Nel dettaglio, ci sarà la possibilità di ricevere una contributo previdenziale figurat
ivo in caso di accettazione di un nuovo lavoro con salario del 20% inferiore al precedente. Contestualmente ci saranno benefici fiscali per gli imprenditori che assumono disoccupati con 35 anni di contributi già versati, quelli che insomma erano praticamente a un passo dalla pensione.Dal punto di vista dell'amministrazione della cosa pubblica, sono state introdotte alcune novità. Ad esempio, non potevano mancare misure volte a fare cassa: il demanio sarà autorizzato ad alienare, con trattativa privata, immobili del valore non superiore ai 400 mila euro. Confermato il blocco del turn-over nella pubblica amministrazione, contestualmente all'esenzione delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, che potranno assumere nuovo personale a copertura di quello andato in pensione. La quota di Tfr che non verrà destinata alla previdenza complementare, andrà a confluire, anche il prossimo anno, nel bilancio dello stato.Sono stati inoltre garantiti gli stanziamenti per il patto per la salute, mentre i comuni riceveranno il rimborso per le minori entrate Ici. Ai comuni e agli altri enti locali è riservata un'altra sorpresa: la riduzione del contributo ordinario di base. Questa riguarderà gli enti (comuni e provincie) per i quali è previsto un rinnovo dei consigli entro il 2010, e ciò comporterà una riduzione di circa il 20% del numero dei seggi.
400 milioni di euro), mentre è molto alta la quota di interventi coperti dallo «scudo fiscale»: praticamente la metà. Prevista anche l'ennesima svendita dei beni demanilai, in puro stile «tremontiano». Sono stati definitivamente abbandonati il taglio dell'Irap e la riduzione Irpef per le famiglie, come disposto dal Senato, mentre le agevolazioni fiscali per le banche che aderiscono alla moratoria per il credito alle piccole imprese e gli incentivi all'acquisto di automobili e pc, dovranno attendere eventualmente un decreto legge a gennaio.Il gettito dello «scudo fiscale» - ovvero la tassa una tantum del 5% che viene fatta pagare a chi fa rientrare capitali dall'estero in cambio della totale «assoluzione» tributaria - è stato dunque stimato in 3,7 miliardi di euro. Questi andranno a finanziare, fra le altre cose, il rifinanziamento delle «missioni internazionali di pace» all'estero (750 milioni); la proroga alla devoluzione del 5 per mille (400 milioni); sovvenzioni al settore dell'autotrasporto (400 milioni); un fondo per l'università (400 milioni); 130 milioni per finanziare le scuole private, e 100 milioni ciascuno a libri di testo, fondo di solidarietà per l'agricoltura e popolazioni vittime di calamità naturali.Sul piano del lavoro e degli ammortizzatori sociali, è prevista in finanziaria la proroga degli ammortizzatori sociali «in deroga», subordinatamente però alla realizzazione di programmi definiti con specifici accordi sottoscritti dal governo. Prorogati inoltre l'indennità di mobilità cigs, la mobilità e altre tipologie di ammortizzatori. Saranno inoltre semplificati i requisiti per accedere all'indennità di disoccupazione. Per i lavoratori a progetto è stato aumentato (portandolo dal 10 al 20% del reddito conseguito nel corso dell'anno precedente) il pagamento una tantum come «tutela del reddito». Alle agenzie di lavoro interinale andranno dei bonus, ma solo nel caso in cui il lavoratore sia assunto con un contratto di lavoro dipendente. Per gli over-50 rimasti disoccupati, sono previste delle blande misure di incentivo per accompagnarli alla pensione. Nel dettaglio, ci sarà la possibilità di ricevere una contributo previdenziale figurat
ivo in caso di accettazione di un nuovo lavoro con salario del 20% inferiore al precedente. Contestualmente ci saranno benefici fiscali per gli imprenditori che assumono disoccupati con 35 anni di contributi già versati, quelli che insomma erano praticamente a un passo dalla pensione.Dal punto di vista dell'amministrazione della cosa pubblica, sono state introdotte alcune novità. Ad esempio, non potevano mancare misure volte a fare cassa: il demanio sarà autorizzato ad alienare, con trattativa privata, immobili del valore non superiore ai 400 mila euro. Confermato il blocco del turn-over nella pubblica amministrazione, contestualmente all'esenzione delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, che potranno assumere nuovo personale a copertura di quello andato in pensione. La quota di Tfr che non verrà destinata alla previdenza complementare, andrà a confluire, anche il prossimo anno, nel bilancio dello stato.Sono stati inoltre garantiti gli stanziamenti per il patto per la salute, mentre i comuni riceveranno il rimborso per le minori entrate Ici. Ai comuni e agli altri enti locali è riservata un'altra sorpresa: la riduzione del contributo ordinario di base. Questa riguarderà gli enti (comuni e provincie) per i quali è previsto un rinnovo dei consigli entro il 2010, e ciò comporterà una riduzione di circa il 20% del numero dei seggi. 
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